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Si può impedire ai figli di frequentare il nuovo partner dell’ex-coniuge?
In seguito alla separazione coniugale o al divorzio, i rispettivi coniugi cercano di rifarsi una vita e spesso la nuova compagna o compagno dell’ex-coniuge diventa un problema.
La giurisprudenza è ormai costante nel ritenere che l’interesse preminente è quello della tutela e sviluppo della prole.
Pertanto per rispondere alla suddetta domanda dovrà valutarsi il caso concreto e quelle che possono essere le influenze del nuovo compagno/a sul figlio.
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Relazione con nuovo partner e figli
La Cassazione con la sentenza n. 283 del 2009 ha ribadito che l’ex-coniuge ha tutto il diritto di frequentare un nuovo partner e pertanto, in linea di massima, potrà incontrare i figli anche in presenza del nuovo compagno o compagna.
Si evidenzia che il genitore il divieto di frequentazione con il nuovo partner, si tradurrebbe in una lesione del diritto di visita del genitore non collocatario.
In pratica l’ex-coniuge dovrebbe scegliere se coltivare la nuova relazione sentimentale ovvero mantenere il continuo rapporto con la prole. Tale divisione non ha alcun senso.
D’altra parte è necessario tutelare il preminente interesse del corretto sviluppo e serenità della prole.
Per tale motivo, l’ex-coniuge potrebbe subire delle limitazioni solo allorquando possa essere dimostrato che la frequentazione con il nuovo partner rechi pregiudizio al minore.
Come gestire la nuova convivenza dopo la separazione
Considerato quanto sopra espresso, in pratica, è necessario garantire un inserimento graduale del figlio all’interno del nuovo ambito familiare.
Un accortezza potrebbe essere quella di prevedere nell’accordo di separazione un tempo minimo prima di far conoscere il nuovo partner al figlio.
Altra condizione potrebbe essere quella di procedere al suddetto inserimento graduale solo nel caso di relazione stabile e non meramente occasionale.
Le predette cautele sono proprio quelle condotte che garantiscono che il figlio venga tutelato.
D’altra parte, l’altro coniuge potrà comunque richiedere al giudice un espresso provvedimento di limitazione alla frequentazione del nuovo partner, laddove riesca a dimostrare che tale situazione stia in effetti pregiudicando il benessere pscico-fisico del figlio.
Un caso tipico è quello in cui il nuovo partner metta in cattiva luce l’altro genitore, generando ed alimentando dei conflitti e contrasti all’interno dell’affido condiviso del minore.
Posso chiedere al Giudice che l’ex compagno non veda i figli in presenza del nuovo partner?
No, non esiste un automatismo in tal senso. Non esiste alcuna disposizione normativa che obblighi il genitore separato a frequentare i propri figli in modo esclusivo, lontano dalla nuova compagna o comunque in isolamento da altre persone.
Anzi potrebbe in concreto verificarsi l’esatto contrario: ossia che il genitore abbia il diritto di far conoscere ai figli al nuova compagna essendo parte sostanziale della propria quotidianità.
La valutazione deve essere necessariamente valutata nel concreto ai fine di tutelare i figli nel caso in cui tale relazione sentimentale possa essere per i predetti pregiudizievole.
La richiesta al giudice di inibire ogni rapporto tra i figli ed il nuovo partner dell’ex non troverà accoglimento laddove non vi siano delle fondate ragioni, anche e soprattutto laddove si parli di una relazione ormai stabile e duratura.
La sentenza del Tribunale di Milano
In una recente sentenza del Tribunale di Milano quest’ultimo scrive:
In assenza di pregiudizio per il minore e adottando le opportune cautele, il genitore ha diritto a coinvolgere il proprio figlio nella sua nuova relazione sentimentale, trattandosi di una formazione sociale a carattere costituzionale […]
la stessa sentenza continua affermando che:
[…] il divieto di frequentazione del nuovo convivente del genitore non collocatario […] troverebbe giustificazione solo se il preminente interesse della prole fosse esposto a rischio.