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Quanto tempo ci vuole per sfrattare un inquilino moroso?
Le tempistiche per ottenere uno sfratto sono sicuramente brevi rispetto ai tempi ordinari della giustizia.
Il procedimento di sfratto rientra in uno dei cosiddetti procedimenti speciali che comportano una maggiore speditezza ed una valutazione sommaria da parte del Giudice.
D’altra parte, possiamo dire che il tempo necessario per ottenere uno sfratto è senz’altro collegato al comportamento dell’inquilino moroso.
Per quanto tempo si può non pagare l’affitto prima di ricevere lo sfratto?
La prima scadenza a disposizione dell’inquilino moroso è quella del mancato pagamento dei canoni mensili.
In questo caso il termine è particolarmente breve: decorsi 20 giorni dalla scadenza il proprietario di casa è già legittimato ad inviarti l’atto di sfratto.
La legge non prevede neanche la necessità di inviarti una precedente lettera di messa in mora (sebbene tali prassi sia preferibile e di regola azionata).
Il termine di 20 giorni è stabilito dall’art. 5 Legge sull’equo canone ed è previsto per le locazioni ad uso abitativo.
Semplicisticamente possiamo affermare che il termine predetto può applicarsi indirettamente anche per le locazioni commerciali. In questo caso per ulteriori chiarimenti vi invito a leggere Sfratto per morosità: cosa è e come funziona.
Dopo quanto tempo mi arriva lo sfratto da parte dell’avvocato
Scaduti i termini per pagare l’affitto, l’inadempimento dell’inquilino risulta essere “importante” ai fini legali ed è quindi possibile procedere con lo sfratto tramite il Tribunale.
In alcuni casi, l’avvocato incaricato dal proprietario di casa prima di procedere ad agire davanti al Tribunale invia un ulteriore raccomandata con un espressa diffida all’inquilino moroso di pagare i canoni insoluti entro un termine massimo (di regola 10 giorni).
La lettera di diffida non è un passaggio obbligatorio e pertanto, talvolta, decorsi i suddetti 20 giorni di morosità, l’avvocato incaricato provvede a notificare direttamente l’atto di intimazione di sfratto e contestuale citazione per l’udienza di convalida.
Il legislatore prevede che tra il giorno di notificazione dell’atto suddetto ed il giorni dell’udienza devono esserci almeno 20 giorni.
Pertanto, l’inquilino ha 20 giorni dalla scadenza del canone, ed altri 20 giorni dalla notifica dell’atto citazione sino al giorno dell’udienza.
Convalida dello sfratto e termine di grazia
Siamo arrivati all’udienza davanti al Giudice.
Tralasciamo l’ipotesi in cui l’inquilino possa ed abbia presentato un opposizione fondata alla convalida di sfratto o altri casi più problematici. Esaminiamo i casi più frequenti.
Sostanzialmente le ipotesi più ricorrenti sono:
- l’inquilino moroso si disinteressa del processo e non si presenta in udienza. In questo caso il Giudice provvederà ad emettere ordinanza di convalida dello sfratto;
- l’inquilino si presenta davanti al Giudice e chiede un rinvio per poter pagare l’insoluto. Il giudice concede un termine di giorni 90 (che può arrivare in casi particolari sino a 120 giorni) per provvedere al pagamento. Questa è l’ipotesi del cosiddetto termine di grazia per il quale si rinvia all’articolo relativo Posso avere un rinvio dello sfratto.
Sfratto convalidato: quanto tempo ho per lasciare la casa?
L’inquilino moroso non si è presentato in udienza, oppure, nonostante il rinvio concesso, lo stesso non ha provveduto al pagamento. In entrambi i casi il Giudice emetterà un ordinanza di convalida dello sfratto.
L’ordinanza predetta vale quale titolo esecutiva per attivare la procedura esecutiva di sfratto. Nello stesso provvedimento il Giudice stabilisce un termine entro il quale l’inquilino deve rilasciare l’immobile.
In genere la data di rilascio fissata dal Giudice è di circa 30 giorni.
Decorso il suddetto tempo si potrà procedere all’esecuzione forzata, arrivando ad utilizzare anche la forza pubblica laddove necessario.
Sfratto esecutivo e la notifica del precetto
Atto propedeutico ad ogni esecuzione forzata è il precetto. Anche in questo caso per iniziare l’esecuzione dello sfratto esecutivo, il proprietario di casa (tramite il suo legale) provvederà a notificare all’inquilino il suddetto precetto.
L’atto di precetto è l’atto con cui si formula espressa intimazione di lasciare l’immobile entro 10 giorni dalla notifica, con avviso con in difetto si procederà tramite esecuzione forzata.
Sfratto esecutivo, monitoria e sgombero
Se anche il precetto non viene rispettato e l’inquilino continua a non liberare l’immobile si procederà ad attivare la procedura esecutiva tramite l’Ufficiale Giudiziario.
Anche l’Ufficiale Giudiziario prima di intervenire con la forza pubblica o comunque provvedere allo sgombero, provvederà a notificare all’inquilino la cosiddetta moratoria di sgombero.
Con il suddetto atto l’inquilino viene informato del giorno in cui l’Ufficiale Giudiziario si recherà presso l’immobile al fine di sgomberarlo da cose e persone.
Evidente che le tempistiche per l’esecuzione da parte dell’Ufficiale Giudiziario siano collegate al carico di lavoro presso ciascun Tribunale. Le tempistiche possono variare da qualche settimana a diversi mesi.