Tradimento e addebito della separazione
Se si tollera l’infedeltà del coniuge, si rischia di perdere la possibilità di richiedere la separazione con addebito.
La questione legale dell’addebito in caso di tradimento si basa su elementi specifici che possono influire in modo decisivo sull’esito della causa.
Non vai più d’accordo con tuo marito da tempo. Con gli anni, entrambi siete cambiati, ma lui continua a frequentare altre donne, magari con atteggiamenti ingannevoli.
Sei consapevole della situazione, ma hai scelto di tollerarla per il bene della famiglia e per evitare di sconvolgere la vita dei tuoi figli.
Tuttavia, accettare una situazione di tradimento continuato può influenzare la possibilità di ottenere una separazione con addebito.
Ma cosa dice la legge in questi casi?
Dovere di fedeltà: che cosa comporta?
Il dovere di fedeltà è uno dei pilastri fondamentali del matrimonio civile e religioso.
Questo obbligo, sancito dall’articolo 143 del Codice Civile, impone a entrambi i coniugi di rispettare una serie di doveri reciproci, tra cui la coabitazione, l’assistenza morale e materiale e, appunto, la fedeltà coniugale.
La violazione di questi obblighi è uno dei motivi più frequenti per cui si arriva a chiedere la separazione con addebito.
Va però precisato che l’obbligo di fedeltà non si estende alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, come stabilito dalla legge n. 76/2016 (Legge Cirinnà).
Questa normativa, che regola le unioni tra persone dello stesso sesso, prevede diritti e doveri simili al matrimonio, ma esclude specificatamente l’obbligo di fedeltà.
Di conseguenza, in caso di tradimento all’interno di un’unione civile, non è possibile richiedere l’addebito della separazione.
Che succede in caso di tradimento?
Il tradimento coniugale è una violazione grave degli obblighi matrimoniali e può avere conseguenze legali rilevanti.
Quando si riesce a dimostrare che l’infedeltà è stata la causa principale della crisi matrimoniale, è possibile ottenere una separazione con addebito.
Questo tipo di separazione attribuisce la colpa al coniuge che ha commesso l’infedeltà.
L’articolo 151 del Codice Civile prevede che la separazione possa essere richiesta con addebito quando il comportamento di uno dei coniugi ha reso intollerabile la convivenza.
L’addebito comporta conseguenze significative, tra cui la perdita del diritto al mantenimento da parte del coniuge colpevole e la perdita dei diritti ereditari.
Tuttavia, questo non significa che il coniuge non abbia diritto ad alcun tipo di sostegno. Se il coniuge adultero si trova in stato di bisogno, può comunque richiedere gli alimenti, che rappresentano un contributo economico per il suo sostentamento.
Gli alimenti, però, sono concessi solo quando il richiedente non ha altre fonti di reddito.
Un ulteriore elemento legale da considerare è il risarcimento del danno.
Se il tradimento ha causato un danno morale o psicologico, come la depressione o una grave sofferenza emotiva, il coniuge tradito può richiedere un risarcimento.
Tuttavia, è necessario fornire prove solide del danno subito, ad esempio documentazione medica che attesti il malessere psicologico provocato dalla crisi coniugale.
Accettare un tradimento: si può chiedere l’addebito?
Accettare passivamente il tradimento del coniuge può influire sulla possibilità di chiedere l’addebito.
La Corte di Cassazione, con varie sentenze, ha chiarito che se uno dei coniugi ha tollerato per anni il comportamento adultero dell’altro, senza mai intervenire per interrompere la relazione o chiedere la separazione, la richiesta di addebito potrebbe risultare infondata.
Questo perché la tolleranza prolungata viene interpretata come una sorta di accettazione tacita del tradimento, il che rende più difficile dimostrare che l’infedeltà sia stata la vera causa della crisi matrimoniale.
Per ottenere l’addebito, infatti, è necessario dimostrare il nesso causale tra il tradimento e la crisi del matrimonio.
Se la crisi era già presente, il tradimento potrebbe non essere considerato la causa principale, soprattutto se la convivenza è proseguita per lungo tempo senza segni evidenti di conflitto.
Come dimostrare il tradimento?
Dimostrare un tradimento coniugale è un passaggio cruciale per ottenere una separazione con addebito.
Le prove dell’infedeltà possono essere raccolte tramite vari strumenti: testimonianze, documenti, foto, video o conversazioni che dimostrano il comportamento scorretto del coniuge.
Spesso è utile rivolgersi a un’agenzia investigativa, che attraverso appostamenti e pedinamenti può fornire le prove necessarie.
Secondo la giurisprudenza, le prove del tradimento devono essere chiare e inequivocabili.
Non è sufficiente un semplice sospetto: devono essere dimostrati episodi concreti di infedeltà.
In alcuni casi, le comunicazioni digitali (messaggi, email) possono essere accettate come prove, ma solo se raccolte legalmente.
È fondamentale, infatti, che tutte le prove siano ottenute rispettando le norme sulla privacy, altrimenti non saranno considerate valide in sede giudiziaria.
Cosa accade dopo la separazione con addebito?
Una volta che il giudice pronuncia la separazione con addebito, i coniugi sono formalmente separati, ma restano comunque legati dal vincolo matrimoniale fino a una eventuale sentenza di divorzio.
Durante questo periodo, il coniuge traditore perde alcuni diritti fondamentali, come il diritto al mantenimento, ma può richiedere gli alimenti se dimostra di essere in stato di necessità.
Inoltre, viene escluso dai diritti ereditari in caso di morte dell’altro coniuge.
Se la coppia ha figli, solitamente viene disposto l’affidamento condiviso, con il collocamento prevalente dei figli presso uno dei due genitori, generalmente quello che rimane nella casa coniugale.
L’altro genitore, di solito il padre, ha comunque il diritto di frequentare i figli secondo modalità stabilite dal tribunale.
Durante la separazione legale, i coniugi possono avviare nuove relazioni senza che queste abbiano conseguenze legali, poiché il dovere di fedeltà cessa con la separazione.
Tuttavia, è importante ricordare che solo una sentenza di divorzio permette di sciogliere completamente il vincolo matrimoniale.